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Putignano

S orge in posizione collinare nella Murgia dei trulli e delle grotte.

Famosa in tutto Italia per il suo Carnevale che è uno dei più lunghi per durata. Infatti esso comincia il 26 dicembre con la manifestazione delle “Propaggini”. Essa ricorda l’arrivo a Putignano delle reliquie di Santo Stefano dall’abazia di Monopoli. Durante questa giornata i putignanesi si esibiscono in teatrini in vernacolo, accusando e sfottendo le autorità locali sui problemi del paese rimasti irrisolti. Poi ci sono i giovedì di carnevale, sono sette e vengono conteggiati a partire dal 17 Gennaio (festa di Sant’Antonio Abate). Ogni giovedì è dedicato a ogni categoria della popolazione putignanese, che è chiamata a festeggiare il carnevale, quindi abbiamo il giovedì: dei Monsignori, dei preti, delle Monache, dei Vedovi e delle Vedove, dei Pazzi (i ragazzi celibi), delle donne sposate, dei Cornuti (gli uomini sposati). Il più importante è quello dei cornuti, in quanto esso ricorda alla popolazione che il carnevale sta per terminare. Durante il giovedì dei cornuti, l’ “Accademia delle Corna” elegge il “Gran Cornuto dell’anno” tra i membri di spicco della popolazione. Il carnevale si conclude il martedì grasso, con la ultima sfilata serale e il funerale del Carnevale. Famosi sono i giganti di cartapesta detti genericamente “Carri allegorici”; essi sfilano durante le quattro sfilate di carnevale, generalmente realizzate di domenica, salvo il martedì grasso. Il Carnevale di Putignano è il più conosciuto del Sud Italia ma anche il più antico d’Europa. La sua prima edizione risale al lontano 1394.