Alle porte della Valle d'Itria la città del Carnevale!
Putignano è una città di circa 30.000 abitanti in provincia di Bari, in Puglia, situata sulla Murgia dei trulli e delle grotte a 375 mt sul livello del mare da cui dista solo 18 km. Giace su tre colli, su uno dei quali fu edificato il borgo antico protetto a suo tempo da mura di cinta che successivamente lasciarono il posto ad un fossato che ha dato luogo a quella che oggi è l’estramurale che circonda il centro storico da visitare.
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l ritrovamento di diversi reperti archeologici lascia immaginare che la storia dell'origine di Putignano possa risalire ai tempi della Magna Grecia per poi diventare municipio sotto l’Impero Romano. Alla caduta dell’ Impero seguì un periodo di decadenza fino a circa l’anno 1000 quando il territorio passò sotto il controllo dei monaci Benedettini dell’Abbazia di Monopoli.
Con loro andò consolidandosi nel tempo il numero degli abitanti e l’economia agricola del posto che grazie anche alla posizione strategica del territorio, cosa che rese Putignano nei secoli luogo conteso all’interno dell’ordine ecclesiastico, tanto che la Santa Sede ne assunse il controllo diretto assegnandogli lo status di ecclesia nullius diocesis, e dallo stesso Federico II di Svevia che vi fece edificare al di fuori del centro abitato un castello come residenza di caccia, da lui stesso distrutto in seguito al rifiuto della cittadina di accoglierlo.
Nel 1317 il controllo di Putignano passò in mano all’ordine dei Cavalieri Gerosolimitani meglio conosciuti come Cavalieri di Malta. Essi apportarono ulteriore sviluppo alla città ricostruendo mura di cinta più imponenti e fortificandole con una serie di torrioni ed il fossato esterno. Grazie a ciò si pensò di trasferire a Putignano oggetti di culto e reliquie preziose, dai paesi vicini maggiormente esposti agli attacchi delle milizie turche, in una chiesa costruita appositamente e la storia vuole che in questa occasione ebbe origine la festa delle Propaggini eventi di apertura del Carnevale di Putignano.
Nei secoli successivi la cittadina vide sviluppare la propria economia fatta di agricoltura ed artigianato di qualità, tra cui spiccava l’artigianato tessile e quello della lavorazione dei legni pregiati della zona, dando luogo a commerci anche al di fuori della provincia di Bari e permettendo alla città di accumulare grandi ricchezze e opere d'arte custodite tutt’oggi in alcune chiese e palazzi della città, fino alla creazione delle prime industrie agli inizi del 1800.
In questo periodo Putignano fu anche soggetta alla repressione della Francia napoleonica che portò via dalla città numerosi oggetti sacri ed artistici di valore e le campane di tutte le chiese ed allo stesso tempo piantarono tre olmi, di cui uno oggi ancora esistente, in rappresentanza degli ideali di libertà, ugualianza e fratellanza.
In seguito all’unità di Italia, Putignano visse pienamente il periodo del boom economico del dopoguerra, dando sfoggio delle sue tradizioni artigianali soprattutto nel settore tessile, dove tutt’ora spicca per la produzione di abiti da sposa.
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iunto nel 2018 alla sua 624° edizione, il Carnevale di Putignano affonda radici profonde nella storia del luogo, di cui abbiamo parlato in precedenza, nella cultura e tradizioni artigianali dei suoi abitanti. Nato come cerimonia di ringraziamento per il trasloco di reliquie ed altri oggetti sacri nelle chiese locali, le Propaggini, questi festeggiamenti assunsero sin dall’inizio una vena allegorica, che succesivamente prese la forma delle sfilate dei carri nel periodo fascista per unione tra modalità care al regime e capacità artigianali dei cittadini esperti lavoratori del legno.
Il 26 Dicembre è la data di inzio del Carnevale di Putignano, con le sue Propaggini, ma è il 17 Gennaio con la ricorrenza di S.Antonio Abate che hanno inizio i festeggiamenti veri e propri che vedo alternarsi i Giovedi dei monsignori, dei preti, delle monache, delle vedove, dei pazzi, delle donne sposate e dei cornuti, alle sfilate dei carri allegorici di cartapesta delle domeniche che precedono il mercoledì delle ceneri.
Farinella la maschera del carnevale di Putignano, che prende il nome dall’alimento tipico locale, la farinella appunto, uno sfornato di ceci ed orzo che costituiva parte principale del pasto dei contadini di un tempo. cosa, vivitare, eventi, mangiare.
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a cucina putignanese rientra pienamente nella più ampia tradizione della gastronomia reginale pugliese con varianti della che prendono origine dalla storia e cultura locale. Alla farinella, alimento del lavoro nei campi che i contadini amavano accompagnare ai fichi secchi, si accostano le famose orecchiette con cime di rape, il purè di fave e cicorie, le braciole di maiale o asino arrosto o in sugo e le polpette di pane fritte tra le portate principali. Il dolce tipico putignanese è l’intorchiata di mandorle. Da menzionare sono anche i taralli locali di farina olio e vino bianco ed i panzerotti.
Nel territorio di Putignano si coltivano per lo più i vitigni tipici della zona, il Primitivo e la Malvasia, molto affini nei sentori a quelli della vicina Doc Gioia del Colle. cosa, vivitare, eventi, mangiare.
Tutte queste specialità enogastronomiche ed altro possono essere degustate nei numerosi ristoranti, trattorie e locali di Putignano distribuite tra il centro storico del paese, nei pressi del nostro b&b, e la campagna circostante.
Per non venir meno a nessuno, menzioniamo in ordine di distanza alcuni di essi:
P er completare il soggiorno presso il nostro bed and breakfast L'angolo di Gaudi , non potrbbe mancare una visita o escursione nelle diverse attrazioni turistiche che il territorio della Puglia offre dalla Murgia al Salento passando per la Valle d'Itria. Qui ne riassumiamo i principali:
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